venerdì 3 giugno 2016

Brexit ora

Cosa succede dopo il nuovo flop di Johnson alla Camera Il premier britannico ha incassato una nuova battuta d’arresto in Parlamento: sì al suo accordo, ma no all’iter acccelerato per mandarlo in porto entro il ottobre. Come si è arrivati fin qui, che cosa succede ora. La maggior parte degli economisti è ampiamente d’accordo sul fatto che l’uscita del Regno Unito dall’ Unione Europea colpirà duramente sia il commercio che il PIL nazionale. Diversi sono ora gli scenari possibili che tengono l’intero Regno Unito con il fiato sospeso.


Le previsioni degli analisti.

A partire dalla sua stessa approvazione dal Parlamento britannico. Brexit: ora cosa succede? Nessun confine in Irlanda, regime misto per l’Iva, assicurazione di un futuro accordo di libero scambio con zero dazi: sono i punti principali dell’intesa tra Ue e Gran Bretagna, che dovrà ora essere ratificata da Westminster. Jeremy Corbyn ha comunicato il suo ok alle elezioni anticipate.


E ora il destino del Regno Unito (e anche quello della premier britannica) è ancora più in bilico. Politica - Emanuele Bonini. Cos’è la sospensione del Parlamento e cosa sperava di ottenere.


Vediamo quali sono le conseguenze immediate, cosa cambia e cosa succede ora.

Alla fine non è bastato nemmeno il tentativo compiuto in extremis con Juncker, con una nuova intesa sul backstop strappata da May alla Commissione europea. I margini di manovra per la premier May appaiono al momento ristrettissimi. I problemi del premier arrivano non solo dal parlamento ma anche dalla Scozia. Dove uno dei politici più influenti, Ruth Davidson, la leader dei conservatori, ha deciso nelle ultime ore di lasciare la sua carica.


La prossima scadenza importante è il aprile. Deal o no deal, questo è il problema. Mancano ormai pochi giorni alla scadenza formale, il ottobre, per ratificare un’intesa tra Regno Unito e Unione europea, ma i segnali non sembrano incoraggianti.


Gli inglesi hanno deciso. I giochi sono fatti, ma il processo di distacco non sarà così semplice e cosi rapido. Tuttavia, limita i futuri accordi commerciali e il governo di May tende ad escluderla a priori. Theresa May ha ora concesso al parlamento di votare su un rinvio dell’uscita definitiva dalla UE.


Il premier Tory ha deciso ora di spostare la battaglia nelle piazze del Paese, cercando di lanciare di nuovo il messaggio popolo contro palazzo. Oggi ci sarà un nuovo voto al Parlamento britannico per chiedere un rinvio della scadenza del marzo,. Solo che dirlo pubblicamente equivarrebbe a perdere un sacco di voti.


Scopri come usare il limone per. Il Consiglio europeo, l’organo che riunisce i capi di stato e di governo di tutti i paesi dell’Ue, ha concesso alla premier britannica Theresa May una proroga. Le opzioni (e condizioni) sul tavolo ora sono tre.

L’accordo negoziato dalla premier Theresa May con l’Unione europea è stato bocciato dal Parlamento britannico. May apre a un possibile rinvio, ma il parlamento indichi una strada. Mancano poco più di due settimane e il voto di stasera rimette tutto in discussione. Voci provenienti da Downing Street hanno già lasciato intendere che non esclude di aggirare il Benn Act voluto per costringerlo a chiedere un rinvio del divorzio da Bruxelles in assenza di un accordo entro il ottobre.


E allo stesso modo ora potrebbero esserci persone che a Downing Street cercano di capire come aggirare questo giudizio. Le cancellerie europee, però, hanno sempre escluso questa ipotesi. Il backstop diventerebbe inutile.


Ci potrebbero essere cambiamenti a riguardo ma per ora tutto rimane come era stato deciso dal governo di Theresa May. Il rischio della bocciatura c’è anche per il nuovo accordo. La situazione al momento è molto.

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