mercoledì 21 gennaio 2015

Esuberi ilva taranto

Anche l’indotto pronto a sciopero Il sito di Genova verso la. M5s alla resa dei conti Non. La città è smarrita e confusa, anche rassegnata. Faremo di tutto per il rispetto degli impegni, assicura in mattinata il premier. Ma a Taranto , nel frattempo, è psicodramma.


Quanto sia momentanea si vedrà nei prossimi giorni – di Domenico Palmiotti.

Gli obiettivi non raggiunti non sono imputabili all’attuale governo ma evidentemente a valutazioni errate da parte dell’azienda“. Abbiamo quindi invitato l’azienda a rimeditare queste sue iniziative. Una condizione durissima, che il governo ritiene inaccettabile.


Il polo siderurgico di Taranto dà lavoro a circa 17mila persone tra dipendenti e lavoratori dell’indotto. Ha una capacità di produzione di acciaio di milioni di tonnellate annue. Nessun piano per rimuovere l’enorme quantità di amianto, ancora presente nel sito ILVA di Taranto.


Resta l’immunità penale: nessun colpevole per malattia e morte che potranno continuare a colpire lavoratori e cittadini del territorio. Ma sugli esuberi le distanze per ora non si accorciano. Informativa del premier al Cdm sulle proposte dei ministri per il cantiere Taranto : confluiranno in un decreto.

In una conferenza stampa notturna, convocata dopo dodici ore di riunioni e vertici dai. Il governo offrirà ammortizzatori sociali fino ad un massimo di tremila esuberi , ma anche sconti sugli affitti e sulle bonifiche , e l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nella società titolare degli impianti. In primis 5mila esuberi , cioè la metà del personale riassunto. Di fronte ad una situazione così difficile, si assiste ad atteggiamenti molto diversi da parte dei sindacati.


Non oltre 3mila esuberi. Possibile anche un fondo per reinserire altri duemila lavoratori. Domani summit con Mittal, che ha già.


A Taranto parlare di agricoltura significa parlare di più di 20mila aziende, di 27. Si tratta di un settore strategico e trainante per l’economia locale e non solo, che nonostante le molteplici avversità, tra cui patire la presenza dell’ex ILVA , ha continuato a marciare ed il cui potenziale è ancora largamente inespresso”. Si passerebbe infatti dai 10. Quanto alla possibilità di nuovi esuberi , non si può rimanere inerti, credo che si debbano sollecitare anche imprese private e imprese internazionali ad utilizzare Taranto come base del loro business puntando sugli incentivi della zona franca che consente un credito fiscale del con un tetto di milioni.


Ilva , il governo tratta. Il governo, insomma, passa al contrattacco ma le armi rischiano di essere spuntate. Il nostro strumento al momento è la pressione nel nostro sistema Paese, sottolinea Conte convocando, per domani pomeriggio i sindacati, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci.


I dati ufficiali si riferiscono a tutti e tre gli stabilimenti ma è Taranto quello preponderante con circa 11mila lavoratori su 14mila. Noi come ministero del Lavoro accompagneremo la fase negoziale, ma è chiaro che c’è contratto e questo va rispettato. La proposta dei 5mila esuberi è inaccettabile. Gli esuberi arriverebbero però a 6.

Clausola nel contratto da 150mila euro a lavoratore” Un totale di 4. Il primo passo della trattativa ha l’accento della proposta che non va verso la controparte. Ribadisce, invece, che Mittal intende restare a Taranto solo con un taglio della produzione, fino a un massimo di milioni di tonnellate, e con 4. Morselli mette in fila tutti i dettagli del nuovo piano. ArcelorMittal per restare a Taranto.

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