martedì 18 giugno 2019

Lettera di feltri a berlusconi

In pochi giorni di libertà, i sudditi del Regno Unito hanno registrato successi di Borsa inattesi. La sterlina è scesa: segno positivo. E allora si decida a sposare la politica del rifiuto.


Il Cavaliere ha scritto per contestare lo scoop del nostro giornale sul nuovo partito che intende fondare e per criticare Matteo Salvini. Stringata la replica di Feltri alla notizia della querela: Sono tutti bravi a far querele, poi bisogna vincerle. Me lo ripeteva sempre la mia mamma.

E lei ha fatto del bene a tanta gente, alla quale ha regalato posti importanti nel partito e nelle sue aziende, gente che ora le volta le spalle, fugge alla ricerca di nuovi protettori e benefattori inesistenti. Una frase simile, detta da un uomo di anni, che nella vita ha fatto di tutto, tra sconfitte e vittorie, non stupisce. Riflette una mentalità tipica dei padreterni, che puntano sempre al successo pieno, assoluto.


Feltri accetta e rimane al Giornale per anni, durante i quali riporta il quotidiano in auge, da 130. Silvio Berlusconi promette, o minaccia: se perdo le prossime elezioni me ne vado dalla politica. Egregio signor Feltri , la immagino quotidianamente alla ricerca tra le pieghe delle notizie del dettaglio, della sfumatura che riassuma il senso della giornata e dia senso all’incalzare del momento. E col tempo delle rotative che a sua volta incalza.


Pubblichiamo la lettera che il dott.

Roberto Formigoni ha scritto un messaggio a Vittorio Feltri. In seguito all’articolo che il fondatore di Libero ha pubblicato qualche giorno fa sul suo giornale, in cui chiedeva al capo dello Stato Sergio Mattarella la grazia per l’ex governatore lombardo oggi in carcere a Bollate, Formigoni gli ha scritto una lettera per ringraziarlo. Una presa di posizione durissima, che va letta in parallelo al nuovo articolo di Filippo Rossi sul sito di Farefuturo: “Il Berlusconismo”, considera Rossi, “si nutre di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario”. Vi proponiamo di leggere questo testo, è la lettera scritta dal Dott.


Benevelli, psichiatra di Mantova, al direttore di “Libero”. Caro Direttore di Libero, il suo quotidiano di oggi Venerdì marzo ha titolato in prima pagina, a tutta pagina, “Accoglienza da pazzi- un richiedente asilo su due è matto da legare e va curato”. Con la lettera al Premier, il Direttore di Libero ne chiederebbe le dimissioni. La lettera di Vittorio Feltri a Conte.


Lettera a Vittorio Feltri. Proprio noi, che più di altri, ci battiamo per la difesa dell’articolo della Costituzione, riteniamo gli scritti e il pensiero del direttore Feltri veri e propri crimini contro la dignità del giornalista. Le parole di Vittorio Feltri su Andrea Camilleri e le sue opere hanno rappresentato per noi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Feltri , secondo Berlusconi , è in grado di intercettare i voti non solo della borghesia e degli elettori affascinati dal populismo di Bebbe Grillo e del suo movimento, ma soprattutto quelli della Lega in libera uscita. Martedì maggio è stato il giorno decisivo.


Dopo gli affondi di Sallusti, che rimarrà comunque vicedirettore secondo i rumors, Feltri potrebbe tornare via Negri per ricomporre l’ accoppiata. Confalonieri di dargli qualcuno per scrivere il. ROMA - Una lunga lettera per chiedere un patto di consultazione permanente tra i cofondatori del Pdl Berlusconi e Fini e attraverso la quale viene espresso anche un giudizio assai severo sugli attacchi de Il Giornale di Feltri al presidente della Camera.


Feltri definì la Lario una donna stravagante, forse eccentrica che sicuramente è pericolosa per Berlusconi , capo del più grande partito italiano, impegnato nella campagna elettorale europea, e presidente del Consiglio. Un uomo cioè chiamato a responsabilità da cui non può essere distratto dai capricci rumorosi della moglie.

Rispondendo sul suo giornale, Libero, ad una lettera aperta scritta dall’ex berlusconiano Fabrizio Cicchitto, Vittorio Feltri si lancia in una dura analisi delle ragioni che hanno portato alla sconfitta nelle elezioni politiche del marzo di Forza Italia e P i due partiti guidati rispettivamente da Silvio berlusconi e Matteo Renzi. I toni di Libero e Il Tempo sono durissimi. Vittorio Feltri sbatte in prima pagina la foto di Brunetta annoverandolo tra Gli uomini del giorno dopo e bollandolo come Il brutto. La critica di Vittorio Feltri al Presidente Barroso per la lettera di ammonimento strettamente riservata a Matteo Renzi: Le lettere riservate Barroso le può mandare alla sua fidanzata non al Presidente del Consiglio, non esiste in democrazia che chi sta al vertice delle istituzioni si scambia i pizzini come i mafiosi, evidentemente Barroso.


Barbara Berlusconi risponde a Libero: Mio padre sa difendersi da solo.

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